In seguito al deludente campionato dell’anno prima, il Taranto si presenta al via della nuova stagione con chiari propositi di promozione. In panchina siede Michele Giraud che nel corso della stagione “si schiera” letteralmente, per 24 volte (negli anni 30 era usuale in serie B e C la figura del giocatore-allenatore). Tra le avversarie dei rossoblu nel corso della stagione ci sono la Pro Lecce, la Salernitana e il Siracusa. Il girone di andata si chiude con i campani in testa con 19 punti, ad una lunghezza le 2 squadre pugliesi, quindi il Siracusa a 2 lunghezze. Alla 25° giornata, e prima dello scontro diretto, Taranto e Siracusa sono appaiate in vetta con 34 punti (ma i siciliani hanno una gara in meno). Al “Littorio” i rossoblu si impongono per 3-1 in un confronto ricco di emozioni (al 65° jonici in 10 per l’espulsione di Tomaselli, quindi sul 2-1 Bolognini para un rigore). I rossoblu vanno in testa e si presentano alla penultima giornata con 40 punti, 2 in più sulla Salernitana (e 3 sul Siracusa ormai fuori gioco). Il Taranto riposa (l’Agrigento si è ritirato e le sue gare sono state annullate) mentre i campani perdono in casa per 3-2 contro il Potenza. Gli jonici restano primi e vanno al girone finale, ma qui raccolgono solo delusioni: appena un punto in 6 partite e ben 5 sconfitte di cui 3 pesantissime: 0-8 a Savona, 1-8 in casa contro la Reggiana e 0-9 a La Spezia.